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Nutrizione Artificiale (Parenterale, Enterale, Mista)

Si ricorre alla nutrizione artificiale per alimentare pazienti che, per varie malattie, non riescono ad assumere per via orale cibi solidi o liquidi. La nutrizione artificiale può essere enterale, parenterale o mista. Con la nutrizione enterale i nutrienti sono somministrati direttamente all'interno dell'apparato digerente attraverso una sonda. E' particolarmente usata per pazienti in età pediatrica, perché è efficace, relativamente sicura e facilmente applicabile anche a casa propria. Viene proposta quando non è possibile una sufficiente alimentazione orale e la funzionalità dell'intestino del paziente è sufficiente. Si tratta per lo più di persone affette da malattie gastrointestinali (stomaco ed intestino) croniche (difficili da curare) accompagnate da malassorbimento (riduzione della capacità di assorbimento di una o più sostanze nutritive da parte dell'intestino tenue), malattie del sistema nervoso che comportano impossibilità o grave difficoltà nell'assunzione e/o nella deglutizione e altre malattie croniche (renali, cardiache, metaboliche, oncologiche, ecc.) che possono provocare malnutrizione. Tra le malattie gastrointestinali croniche accompagnate da malassorbimento ci sono gravi forme di intolleranze alimentari che provocano diarrea, malattie infiammatorie croniche intestinali, la fibrosi cistica (malattia ereditaria delle ghiandole, caratterizzata da una eccessiva produzione di un muco), le pancreatopatie (malattie del pancreas), le epatopatie (malattie del fegato). Tra quelle neuropsichiatriche, invece, ci sono il coma (perdita di coscienza e delle funzioni motorie e sensoriali) e l'anoressia (stato mentale che provoca mancanza d'appetito e affaticamento). Le vie di somministrazione della nutrizione enterale sono diverse e prevedono l'uso di sonde o sondini da introdurre per via nasale od orale. Quando la durata prevista della nutrizione enterale supera i due mesi, si ricorre alla stomia, vale a dire all'introduzione del sondino per via chirurgica, generalmente allo stomaco. La nutrizione parenterale, invece, è effettuata somministrando soluzioni nutritive direttamente in una vena o in un'arteria, nei casi in cui un soggetto non possa essere alimentato per bocca o attraverso una sonda (alimentazione enterale). Si possono somministrare soluzioni contenenti glucosio (zucchero), lipidi (grassi) derivati dalla soia, amminoacidi (i costituenti delle proteine), sali minerali e vitamine. I rischi possibili sono infezioni (sepsi), (aumento di zucchero nel sangue oltre i valori normali) e steatosi (accumulo di grasso nelle cellule del fegato, con conseguente diminuzione della funzionalità di quest'organo). E' un tipo d'alimentazione artificiale eseguibile anche a domicilio.



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