I responsabili di questa malattia sono alcuni batteri, tra cui l'Escherichia coli. L'Escherichia coli in condizioni normali vive nell'intestino senza causare danni, ma se arriva al rene, può scatenare la malattia. La condizione che maggiormente favorisce l'infezione è l'ostruzione delle vie urinarie. La pielonefrite acuta può iniziare con febbre, mal di testa e vomito. Poco dopo possono comparire dolori alla regione lombare (bacino) che si possono estendere anche in basso raggiungendo il pube. L'atto della minzione (emissione di urina) può diventare doloroso e il soggetto può avvertire un continuo bisogno di urinare. Le urine possono risultare torbide e spesso contengono pus (liquido formato da germi e cellule morte).
La pielonefrite cronica è la conseguenza della pielonefrite acuta. I sintomi sono quelli generici di compromissione dell'organismo, come la mancanza di appetito, la stanchezza, il dimagrimento e spesso il mal di testa. La cute assume un aspetto giallastro, piuttosto scuro. In molti casi è interessato l'apparato digerente: frequenti sono la nausea o il vomito, spesso compaiono bruciori allo stomaco, sensazione di peso e, a volte, diarrea.
É utile visita nefrologica.
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