Le pediculosi possono riguardare il cuoio capelluto, il corpo e il pube (la regione dei genitali dell'uomo e della donna che si ricopre di peli con l'acquisizione della capacità riproduttiva).
La pediculosi del cuoio capelluto colpisce soprattutto i bambini nell'età scolare. Il sintomo iniziale è il prurito continuo e localizzato alla testa (soprattutto alla nuca). Se insorgono infezioni provocate da germi piogeni che causano ascessi (raccolta di pus dovuta ad infezione), si potrebbero gonfiare le linfoghiandole a lato del collo, che possono diventare dolenti e, talvolta, possono andare incontro a suppurazione (infezione con pus). Le femmine di pidocchio depongono le uova (lendini) di forma ovale, grigiastre che si ritrovano appese ai capelli.
La pediculosi del corpo è più frequente negli adulti che vivono in condizioni igieniche misere. Il pidocchio si può trovare sui vestiti e nella biancheria alla quale si attacca saldamente; esso si sporge solo per pungere l'uomo e succhiarne il sangue. La puntura provoca pomfi (bolle simili a quelle che si formano in seguito alle punture delle zanzare) che spesso si riscontrano nelle sedi delle lesioni prodotte dalla puntura. Il soggetto può avvertire prurito solo nei primi tempi; dopo qualche tempo, la presenza del parassita non provoca alcuna sensazione molesta. A lungo andare, la pelle si ispessisce e assume un colore più scuro. Le lesioni si localizzano prevalentemente sul dorso, alle spalle ed ai fianchi.
La pediculosi del pube può essere trasmessa attraverso i rapporti sessuali o per mezzo di indumenti che ospitano il parassita. Esso abita esclusivamente tra i peli del pube; talvolta migra nelle vicine zone pelose raggiungendo le ascelle o, eccezionalmente, le sopracciglia. Il prurito è fortissimo e il grattarsi può provocare infezioni da parte di germi piogeni. I pidocchi si trovano alla radice del pelo saldamente, mentre i lendini (uova dei pidocchi) sono attaccati ai peli in modo visibile.
É utile visita dermatologica.
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