É un'alterazione delle fosse nasali caratterizzata dall'atrofia della mucosa e dalla formazione di croste, spesso fetide (rinite cronica atrofica).
L'ozena si manifesta maggiormente nelle donne che già da qualche tempo sono sofferenti di disturbi nasali (facili raffreddori, respirazione difficile, emorragia).
L'esame rinoscopico (esame clinico delle fosse nasali) mostra l'atrofia della mucosa; essa appare pallida, secca e quasi verniciata; i turbinati appaiono ipotrofici (diminuiti di volume); la mucosa faringea ha segni di atrofia (insufficienza funzionale per diminuzione di volume).
L'ozena vera e propria si manifesta con la trasformazione della mucosa nasale e la caduta delle ciglia vibratili dell'epitelio (strato superficiale della mucosa nasale), scomparsa di cellule ghiandolari. Nella sottomucosa si forma un tessuto connettivo sclerosante, causa di infiammazione di cellule.
Il periostio (membrana fibrosa che avvolge l'osso) si ispessisce, mentre l'osso dello scheletro nasale si atrofizza.
La scomparsa della secrezione mucosa e sierosa delle ghiandole nasali porta alla secchezza della mucosa stessa e quindi alla formazione delle croste che facilmente imputridiscono provocando il fetore.
Il soggetto può avere una progressiva anosmia (perdita dell'olfatto) e le fosse nasali appaiono ingrandite. Se non curata, l'ozena può intaccare anche le mucose della faringe e della laringe; inoltre, l'apparato uditivo può essere interessato da otiti (mal di orecchie) purulente croniche; anche l'apparato lacrimale, per i suoi stretti rapporti con le fosse nasali, può essere interessato.
Le cause dell'ozena possono essere di origine infettiva (attraverso il coccobacillo di Perez), oppure di origine endocrino-simpatica (cioè dovute a disturbi nella funzione delle ghiandole a secrezione interna).
É utile visita dell'otorinolaringoiatra.
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