Fuoriuscita di un organo addominale attraverso una zona in cui, a seguito di un'incisione chirurgica, la parete della pancia si è indebolita.
Il laparocele rappresenta una possibile complicanza degli interventi di chirurgia addominale, in cui si è utilizzato un materiale di sutura (cioè cucitura) non adatto o in cui si è avuto un ritardo della guarigione della ferita a causa di particolari condizioni del paziente, come il diabete (malattia determinata da una diminuzione o mancanza di una sostanza detta insulina, che ha la funzione di regolare il livello di zucchero nel sangue) o l'abuso di alcuni farmaci (cortisone).
Il laparocele si presenta soprattutto nei soggetti obesi e di sesso femminile. Sia l'obesità sia la gravidanza, infatti, fanno aumentare notevolmente il volume dell'addome e della pressione al suo interno.
I disturbi correlati dipendono dall'estensione del difetto e consistono con relativo conseguente aumento del rischio di trombosi (formazione di grumi di sangue all'interno dei vasi sanguigni integri o nelle cavità del cuore).
La terapia di solito è chirurgica. Il tipo di intervento è stabilito in base alla tipologia, alla localizzazione ed alla gravità. Consiste nell'inserimento di una protesi, che va a rafforzare la parete addominale in corrispondenza della zona indebolita.
Si consiglia visita chirurgica.
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