Ne esistono due forme: il gozzo semplice ed il gozzo tossico.
Il gozzo semplice è in genere legato ad una carenza di iodio nell'alimentazione e si manifesta soprattutto durante l'adolescenza. Può essere prevenuto e curato attraverso la somministrazione di tiroxina (ormone) o l'assunzione di iodio in piccole dosi per lunghi periodi. La terapia, in genere, produce buoni risultati, specialmente se il soggetto che ne è affetto è giovane. Se, però, la tiroide si ingrandisce eccessivamente, bisogna ricorrere ad un intervento chirurgico di asportazione (tiroidectomia).
Il gozzo tossico, altrimenti detto tireotossicosi, è un gozzo associato ad un aumento della produzione di tiroxina e triiodotironina (altro ormone), che può derivare da un gozzo semplice trattato con iodio o da un cattivo funzionamento della tiroide, conseguente ad un'alterazione del meccanismo di regolazione da parte dell'ipofisi (ghiandola situata alla base del cervello) o ad una malattia autoimmune (cioè causata dall'alterazione del sistema immunitario, che reagisce contro i tessuti del suo stesso organismo). Causa tachicardia (aumento del battito del cuore), tremore, insonnia, perdita di peso, debolezza, affaticamento ed occhi sporgenti (esoftalmo). La terapia prevede l'uso di farmaci antitiroidei o iodio radioattivo oppure l'asportazione parziale o totale della tiroide.
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