La difficoltà respiratoria diviene, in breve tempo, vera e propria "fame d'aria". I movimenti respiratori sono accompagnati da sibili, fischi, rantoli e lo stato psichico è caratterizzato da irrequietezza ed ansia. Generalmente, la situazione ritorna alla normalità dopo qualche ora, ma, qualora ciò non avvenga, si consiglia di consultare un medico.
Le crisi di asma compaiono saltuariamente e cioè quando si viene a contatto con l'allergene (che è la sostanza che fa scatenare l'allergia). Gli allergeni più comuni sono i pollini dei fiori, i derivati delle pelli di animali (peli e forfora di gatti, cani, ecc.), la lana dei materassi, le piume degli uccelli, le farine dei cereali (grano, ecc.). alcune fibre vegetali (lino, canapa, cotone), la polvere.
Nei bambini, i responsabili delle crisi asmatiche sono gli allergeni alimentari come uova, latte e formaggi, carne di pesce o di maiale, crostacei, alcuni frutti (soprattutto fragole e pesche) o verdure (particolarmente gli spinaci).
L'asma bronchiale non è pericolosa, ma sottoponendo i polmoni a sforzi continui, si può dare inizio al cosiddetto stato asmatico (tosse, catarro, bronchiti frequenti).
Durante una crisi di asma, la prima misura da adottare è l'autocontrollo (il soggetto deve cercare di mantenere la calma convincendosi che non soffocherà anche se i sintomi fanno pensare al contrario).
Il vaccino è una misura preventiva, ma può essere fatto solo dopo aver individuato l'allergene a cui si è allergici.
Si consiglia visita allergologica o, nel caso di bambini, visita specialistica pediatrica.
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