Le crisi convulsive consistono in contrazioni muscolari diffuse in tutto il corpo o localizzate in una sua parte, seguite da rilasciamento del muscolo. Spesso sono accompagnate da disturbi della coscienza.
Le convulsioni febbrili sono particolarmente caratteristiche dell'età che va dai 6 mesi ai 6 anni. Durante la crisi il bambino presenta clonie (scosse), può diventare rigido oppure atonico (molle) e perdere conoscenza.
La diagnosi viene formulata in base ai sintomi e all'elettroencefalogramma (grafico relativo all'attività del cervello): L'elettroencefalogramma durante la crisi presenta un aspetto particolare, ma al di fuori di essa (fase intercritica) è completamente normale.
La terapia della fase acuta (cioè allorché si manifesta la crisi), consistente nella somministrazione di farmaci per via endovenosa. Sarà praticata in ospedale, dove il bambino deve essere accompagnato prima possibile.
In casi particolari, dopo la fase acuta potrà essere instaurata una terapia con farmaci (antiepilettici) per evitare che le crisi si ripetano al verificarsi di nuovi episodi febbrili.
Nel complesso la durata della terapia è di due o tre anni.
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