I disturbi del comportamento sono un'alterazione del modo di agire e di porsi in relazione con gli altri. Quando sussistono cause organiche (cioè sono provocati da particolari malattie), bisogna rivolgersi ad uno psichiatra (medico esperto della salute mentale, che, per legge, può prescrivere farmaci); altrimenti, ci si può rivolgere ad uno psicologo, che è un esperto del comportamento umano, che attraverso colloqui e tecniche specifiche, indaga sulla personalità di un soggetto e sulle eventuali anomalie (turbe della personalità). Tra le malattie che causano disturbi del comportamento, le più frequenti sono le malattie ed i tumori del cervello, che danneggiano le parti del cervello che controllano l'emotività, l'affettività ed, in senso più generale, le funzioni della vita di relazione. Tra le cause di natura psicologica, invece, le più frequenti sono la depressione (disturbo dell'umore caratterizzato da sentimenti di tristezza, colpa, vergogna e disperazione, nella maggior parte dei casi comparsi senza che vi sia un apparente motivo, in associazione con disturbi del sonno e dell'appetito, ansia ed irrequietezza, diminuzione del desiderio sessuale, ecc.) e l'ansia (stato di apprensione riguardo una situazione pericolosa o minacciosa, che un individuo immagina o avverte nella sua realtà). I disturbi del comportamento alimentare (provocati da un'alimentazione non corretta e che possono risultare anche molto dannosi per l'organismo) vengono trattati a parte e sono di competenza degli psicologi. Spiccano tra essi l'anoressia (riduzione o perdita dell'appetito) e la bulimia (aumento esagerato del senso della fame, che, nei casi estremi si trasforma nell'incapacità di provare la sazietà). Molto spesso colpiscono le adolescenti. Frequente tra i motivi è l'ossessione dell'aspetto del proprio corpo, che le giovani ragazze cercano di controllare con un'assunzione non adeguata di cibi sia per quantità, sia per composizione.