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Ventilazione Meccanica

E' una tecnica che cerca di ripristinare la funzione respiratoria nelle persone che soffrono di malattie neuromuscolari (vale a dire malattie riguardanti i nervi o i muscoli o, allo stesso tempo, i nervi ed i muscoli) che interessano i muscoli della respirazione. La ventilazione meccanica tende a ristabilire la ventilazione alveolare (gli alveoli sono le unità funzionali dei polmoni), ovvero un adeguato apporto d'ossigeno ai tessuti ed un'efficace eliminazione dell'anidride carbonica che si ottiene dai processi di produzione di energia da parte dell'organismo. Essa, infatti, si sostituisce all'inefficienza della funzione meccanica (cioè il "pompaggio" di aria che entra nei polmoni e di anidride carbonica che esce da essi) che si verifica a causa del progressivo indebolimento dei muscoli respiratori. Allo scopo si utilizzano particolari dispositivi chiamati ventilatori e che possono essere di due tipi: 1) ventilatori interni, che insufflano (cioè fanno penetrare) all'interno dell'apparato respiratorio una quantità predeterminata di aria, eventualmente miscelata a ossigeno, che fa espandere il polmone, con conseguente facilitazione dell'inspirazione ("ingresso" dell'aria nei polmoni); 2) ventilatori esterni, che sviluppano la loro azione all'esterno del corpo, facendo innalzare la gabbia toracica e conseguentemente facilitando l'inspirazione di aria nei polmoni. I ventilatori interni possono essere collegati alla persona mediante mascherina nasale, boccaglio o tracheotomia (ovvero l'apertura chirurgica della trachea, che è un organo dell'apparato respiratorio a forma di tubo attraverso il quale l'aria giunge ai bronchi). Quelli esterni possono essere delle macchine nelle quali s'introduce il paziente (ad esempio il polmone d'acciaio). La ventilazione meccanica può essere eseguita con metodo invasivo attraverso la tracheotomia o l'intubazione tracheale. Quest'ultima consiste nell'introduzione di un'apposita sonda (un tubo) di plastica all'interno della trachea, per ripristinare la funzione respiratoria garantendo il collegamento dell'apparato respiratorio con respiratori artificiali (mezzi meccanici). La sonda può essere inserita attraverso la bocca o attraverso il naso. Esistono anche tecniche di ventilazione meccanica non invasive (NIMV) che permettono, in casi selezionati (si tratta d'insufficienza respiratoria acuta da causa primitivamente respiratoria e/o da insufficienza respiratoria cronica riacutizzata), di evitare l'intubazione e che possono essere eseguite anche a domicilio. Tali tecniche, che utilizzano ventilatori che insufflano secondo parametri prefissati ai quali la persona in ventilazione si deve adattare, possono essere di due tipi: 1) ventilazione volumetrica, se vengono predefiniti nel ventilatore volume d'aria, frequenza per minuto e rapporto tra inspirazione ed espirazione (emissione di aria all'esterno dei polmoni); 2) ventilazione pressometrica se il ventilatore stabilisce la pressione d'insufflazione; in tal caso la persona in ventilazione non riceve un volume d'aria stabilito, ma riceve una quantità d'aria sino a quando viene raggiunta la pressione prescritta nei polmoni.
 



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