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Stabilometria

Esame per valutare la postura, vale a dire la posizione naturale ed equilibrata del corpo nello spazio. La postura è mantenuta e continuamente aggiustata (sia durante il riposo sia durante il movimento) tramite meccanismi nervosi attivati da stimoli provenienti dalla vista, dall'orecchio, dai muscoli e dalle articolazioni, che sono integrati dal sistema nervoso centrale, dal midollo spinale e dalla corteccia cerebrale. Molte malattie del cervelletto, dell'orecchio interno o del sistema nervoso possono comportare disturbi di postura. La stabilometria è effettuata in una stanza "rilassante"; non ci sono rumori e la luminosità è attenuata. Il paziente, senza scarpe, sale su pedana, che assomiglia ad un'ordinaria bilancia pesa-persona. L'operatore gli rileva con un pennarello le impronte dei piedi uniti e lo invita a non spostare più i piedi da tale posizione. Successivamente, egli verifica la posizione assunta dopo trenta secondi stando ad occhi aperti e dopo altri trenta secondi stando ad occhi chiusi. Il soggetto normale mantiene facilmente la posizione, anche se con qualche lieve oscillazione. Il soggetto con turbe della sensibilità profonde riesce a mantenersi in equilibrio ad occhi aperti, ma, non appena li chiude, presenta delle vistose oscillazioni o, addirittura, cade. Il soggetto con lesioni del cervelletto (la parte del sistema nervoso centrale, che ha la funzione di mantenere l'equilibrio, l'orientamento del corpo ed il tono muscolare) o del vestibolo (parte dell'orecchio interno, sede della sensibilità spaziale e dell'equilibrio), infine, oscilla sia ad occhi aperti, sia ad occhi chiusi.
 



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