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Silicosi

Malattia professionale che colpisce l'apparato respiratorio di lavoratori sottoposti ad inalazione di polvere di silice, come minatori, vetrai, ecc.. La silicosi è causata dai depositi di silice nei polmoni. Può presentarsi anche dopo molto tempo dall'esposizione al rischio. Le particelle di silice inalate vengono inglobate in certe cellule (monociti macrofagi) presenti nei polmoni. Queste cellule, però, non sono in grado di neutralizzarle e, quindi, muoiono, liberando silice. La silice è ingerita da altri monociti (globuli bianchi importanti nella difesa dell'organismo), che, in risposta, incominciano a produrre collagene (sostanza costituente il tessuto connettivo, che è un tessuto presente in tutte le parti dell'organismo, particolarmente con funzione di sostegno e di riempimento). A lungo andare, si ha una fibrosi polmonare (malattia del polmone caratterizzata da un aumento del tessuto connettivo, che provoca irrigidimento e perdita di elasticità e, conseguentemente, disturbi della respirazione), da cui potranno derivare una tubercolosi (grave malattia infettiva, che colpisce soprattutto i polmoni, ma può colpire anche altri organi) o un carcinoma (tumore maligno con grande tendenza ad infiltrarsi nei tessuti circostanti ed a dare mestasi, ovvero altri tumori localizzati in altre parti dell'organismo) polmonare.
 



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