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Nefrectomia

Intervento chirurgico di asportazione di un rene (nefrectomia semplice) o di una sua parte (nefrectomia parziale). Talvolta, si attua la cosiddetta nefrectomia radicale, consistente nell'asportazione del rene e delle strutture ad esso adiacenti (surrene e linfonodi). Si ricorre alla nefrectomia nei casi in cui la funzione del rene è irrimediabilmente compromessa a causa di gravi alterazioni o malattie. Tra le possibili cause: traumi, tubercolosi (malattia infettiva cronica causata dal germe Mycobacterium tubercolosis, che può colpire qualsiasi organo del corpo, soprattutto i polmoni), idronefrosi (malattia delle cavità renali, che si dilatano), cisti renali (formazione di "bolle" all'interno del rene) multiple, forme tumorali, complicazioni di malattie dei vasi sanguigni che attraversano i reni. Solitamente, l'organismo umano sopporta bene l'asportazione di un rene. La funzione del rene asportato, infatti, viene in gran parte assunta dall'altro rene che, se è sano, ingrandisce naturalmente la sua massa per assolvere tale compito. Nel caso in cui sia necessario asportare entrambi i reni o questi non funzionino regolarmente, si ricorre all'emodialisi, una procedura che consente di depurare il sangue tramite un macchinario esterno all'organismo, ovvero di assolvere artificialmente quello che è il "compito" dei reni nell'organismo. Attualmente è molto diffuso l'impiego di tecniche miniinvasive (la cosiddetta nefrectomia laparoscopica), che, rispetto alle tecniche chirurgiche "classiche" (quelle che prevedono il "grosso taglio" della parte del corpo interessata), offre il vantaggio di garantire una più precoce mobilizzazione del paziente con più rapida ripresa dell'alimentazione, dell'attività lavorativa e della vita sociale. Inoltre, si ha un migliore risultato estetico (si evita una cicatrice grande e sgradevole), grazie al fatto di essere eseguito con un tubo lungo, rigido e sottile (laparoscopio) dotato di fibre ottiche, attraverso cui viaggia la luce, che permette la visione degli organi interni. E' chiaro che, trattandosi di un piccolo tubo, è sufficiente, per eseguire l'intervento, una piccola incisione del corpo. L'intervento è condotto in anestesia generale, dura circa un'ora e non è pericoloso.
 



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