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Colecisti

CHE COS'E':

La colecisti o cistifellea o vescichetta biliare è un organo situato sotto il fegato. Raccoglie e concentra la bile, un liquido prodotto dal fegato ed indispensabile per la digestione dei grassi. I mezzi strumentali per studiarla sono soprattutto l'ecografia e la radiografia. La colecisti va incontro a svariate e frequenti malattie. La più comune è la calcolosi, consistente nella formazione al suo interno di calcoli biliari, che sono una specie di pietruzze che si formano dall'unione di colesterolo (grasso), sali di calcio e pigmenti biliari (sostanze che donano alla bile un colore giallo-verde) presenti nella bile. I calcoli biliari possono restare anche per anni senza produrre alcun segno, ma in alcuni casi possono provocare disturbi molto violenti come la colica biliare, che è una contrazione dei muscoli della parte del corpo interessata che porta all'espulsione del calcolo. Tra le altre malattie che colpiscono la colecisti, ci sono i processi infiammatori (colecistiti) ed i tumori. Cos'è l'ecografia e come si esegue? L'ecografia è basata sulla rilevazione dell'eco di ultrasuoni inviati su un organo od un tessuto interno dei quali si ottengono immagini. Si utilizza uno strumento (un trasduttore) che emette ultrasuoni, onde sonore non percepibili dall'orecchio umano. Dopo aver spalmato la pelle del paziente in corrispondenza dell'organo o del tessuto che si vuole esaminare con un appropriato gel, che ha lo scopo di trasmettere le onde sonore all'interno del corpo, si fa scorrere lentamente il trasduttore. Le superfici dei tessuti e degli organi interni riflettono gli ultrasuoni: si ha un'eco che è rielaborata da un computer, con ottenimento finale di un'immagine, che è visibile su un monitor e descrive quanto avviene all'interno dell'organismo. L'immagine può essere fermata sì da eseguire una stampa fotografica. Gli esami ecografici sono indolori e completamente innocui. Un'ecografia della colecisti dura circa venti minuti. L'esame radiologico della colecisti è la colecistografia Come si esegue? E' necessario un mezzo di contrasto, vale a dire una sostanza che il paziente assume per bocca e che serve a far sì che l'organo esaminato "assorba" i raggi X. Il mezzo di contrasto, assorbito nell'intestino, passa nel fegato, da dove è eliminato con la bile e, perciò, concentrato nella colecisti. Poiché i raggi X sono sempre "un po' nocivi", la colecistografia viene eseguita solo in caso di necessità, vale a dire quando l'ecografia non ha fornito un'immagine approfondita della colecisti oppure ha evidenziato una qualche anomalia che va chiarita ulteriormente. Il paziente deve assumere il mezzo di contrasto la sera prima. L'esame consiste in due serie di radiografie della parte superiore destra dell'addome. Dopo aver scattato la prima serie, il radiologo invita il paziente ad assumere un prodotto zuccherato, che provoca la contrazione della colecisti. In questo modo, il mezzo di contrasto raggiunge anche il coledoco (punto di sbocco della bile nell'intestino). La seconda serie di radiografie, dunque, fornisce immagini della parte restante del percorso della bile. E' un esame completamente indolore. Dura circa 30 minuti.


 



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