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Bilirubina (Curva Spettrofotometrica nel Liquido Amniotico)

E' uno degli esami eseguiti in corso di amniocentesi. L'amniocentesi è un prelievo del liquido (liquido amniotico) che avvolge e protegge il feto. Viene effettuata per verificare se il feto è affetto da malattie genetiche, come la sindrome di Down (malattia genetica, comunemente nota come "mongolismo", per via delle particolari caratteristiche del corpo associate). La bilirubina è un costituente della bile. Deriva dalla distruzione dell'emoglobina, la proteina presente nei globuli rossi, che trasporta l'ossigeno nel sangue. Viene determinata nel liquido amniotico quando si effettua la cosiddetta amniocentesi tardiva (eseguita, cioè, dopo la ventesima settimana di gravidanza, in genere dopo la ventiseiesima-vetottesima), in quanto indice isoimmunizzazione materno fetale. Ciò accade in conseguenza dell'incompatibilità del sangue della madre con quello del feto (sia per i gruppi ABO, sia per il fattore Rh), allorché la madre produce gli anticorpi che danneggiano i globuli rossi del feto. L'isoimmunizzazione può provocare, quando gli anticorpi attraversano la placenta, una grave anemia (malattia del sangue caratterizzata da grave scarsità di globuli rossi o di emoglobina o di entrambi) nel feto e nel neonato. Inoltre, se gli anticorpi non attraversano la placenta durante la gravidanza, lo possono fare durante il parto e il neonato potrà avere anemia nei primi giorni di vita. L'esecuzione dell'amniocentesi tradiva, dunque, rende possibile evitare queste condizioni.
 



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